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pe immaginate, e discorrendo quelle che sono vere, dico
che tutti li uomini, quando se ne parla, e massime e
principi, per essere posti più alti, sono notati di alcune
di queste qualità che arrecano loro o biasimo o laude. E
questo è che alcuno è tenuto liberale, alcuno misero
(usando uno termine toscano, perché avaro in nostra lin-
gua è ancora colui che per rapina desidera di avere, mi-
sero chiamiamo noi quello che si astiene troppo di usare
il suo); alcuno è tenuto donatore, alcuno rapace; alcuno
Letteratura italiana Einaudi 55
Niccolò Machiavelli - Il Principe
crudele, alcuno pietoso; l uno fedifrago, l altro fedele;
l uno effeminato e pusillanime, l altro feroce et animoso;
l uno umano, l altro superbo; l uno lascivo, l altro casto;
l uno intero, l altro astuto; l uno duro, l altro facile;
l uno grave l altro leggieri; l uno relligioso, l altro incre-
dulo, e simili. Et io so che ciascuno confesserà che sa-
rebbe laudabilissima cosa uno principe trovarsi di tutte
le soprascritte qualità, quelle che sono tenute buone:
ma, perché non si possono avere né interamente osser-
vare, per le condizioni umane che non lo consentono, li
è necessario essere tanto prudente che sappia fuggire
l infamia di quelle che li torrebbano lo stato, e da quelle
che non gnene tolgano guardarsi, se elli è possibile; ma,
non possendo, vi si può con meno respetto lasciare an-
dare. Et etiam non si curi di incorrere nella infamia di
quelli vizii sanza quali possa difficilmente salvare lo sta-
to; perché, se si considerrà bene tutto, si troverrà qual-
che cosa che parrà virtù, e seguendola sarebbe la ruina
sua; e qualcuna altra che parrà vizio, e seguendola ne
riesce la securtà et il bene essere suo.
Letteratura italiana Einaudi 56
Niccolò Machiavelli - Il Principe
CAP. 16
De liberalitate et parsimonia.
[Della liberalità e della parsimonia]
Cominciandomi, adunque alle prime soprascritte
qualità dico come sarebbe bene essere tenuto liberale:
non di manco, la liberalità, usata in modo che tu sia te-
nuto, ti offende; perché se ella si usa virtuosamente e co-
me la si debbe usare, la non fia conosciuta, e non ti ca-
scherà l infamia del suo contrario. E però, a volersi
mantenere infra li uomini el nome del liberale, è neces-
sario non lasciare indrieto alcuna qualità di suntuosità;
talmente che, sempre uno principe cosí fatto consumerà
in simili opere tutte le sue facultà; e sarà necessitato alla
fine, se si vorrà mantenere el nome del liberale, gravare
e populi estraordinariamente et essere fiscale, e fare tut-
te quelle cose che si possono fare per avere danari. Il che
comincerà a farlo odioso con sudditi, e poco stimare da
nessuno, diventando povero; in modo che, con questa
sua liberalità avendo offeso li assai e premiato e pochi,
sente ogni primo disagio, e periclita in qualunque primo
periculo: il che conoscendo lui, e volendosene ritrarre,
incorre subito nella infamia del misero.
Uno principe, adunque, non potendo usare questa
virtù del liberale sanza suo danno, in modo che la sia co-
nosciuta, debbe, s elli è prudente, non si curare del no-
me del misero: perché col tempo sarà tenuto sempre più
liberale, veggendo che con la sua parsimonia le sua in-
trate li bastano, può defendersi da chi li fa guerra, può
fare imprese sanza gravare e populi; talmente che viene
a usare liberalità a tutti quelli a chi non toglie, che sono
infiniti, e miseria a tutti coloro a chi non dà, che sono
pochi. Ne nostri tempi noi non abbiamo veduto fare
gran cose se non a quelli che sono stati tenuti miseri; li
Letteratura italiana Einaudi 57
Niccolò Machiavelli - Il Principe
altri essere spenti. Papa Iulio II, come si fu servito del
nome del liberale per aggiugnere al papato, non pensò
poi a mantenerselo, per potere fare guerra. El re di
Francia presente ha fatto tante guerre sanza porre uno
dazio estraordinario a sua, solum perché alle superflue
spese ha sumministrato la lunga parsimonia sua. El re di
Spagna presente, se fussi tenuto liberale, non arebbe fat-
to né vinto tante imprese.
Per tanto, uno principe debbe esistimare poco, per
non avere a rubare e sudditi, per potere defendersi, per
non diventare povero e contennendo, per non essere
forzato di diventare rapace, di incorrere nel nome del
misero; perché questo è uno di quelli vizii che lo fanno
regnare. E se alcuno dicessi: Cesare con la liberalità per-
venne allo imperio, e molti altri, per essere stati et essere
tenuti liberali, sono venuti a gradi grandissimi; rispon-
do: o tu se principe fatto, o tu se in via di acquistarlo:
nel primo caso, questa liberalità è dannosa; nel secondo,
è bene necessario essere tenuto liberale. E Cesare era
uno di quelli che voleva pervenire al principato di Ro-
ma; ma, se, poi che vi fu venuto, fussi sopravvissuto, e
non si fussi temperato da quelle spese, arebbe destrutto
quello imperio. E se alcuno replicassi: molti sono stati
principi, e con li eserciti hanno fatto gran cose, che sono
stati tenuti liberalissimi; ti respondo: o el principe spen-
de del suo e de sua sudditi, o di quello d altri; nel primo [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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